Quanto al 1621, noi sappiamo che il processo canonico per il riconoscimento delle apparizioni si concluse appena 12 anni prima e precisamente nel 1609.
Fu in quell’anno infatti che ebbero termine le udienze dei testimoni che avevano conosciuto in vita il muto Bartolomeo, raccolta di testimonianze fatte su richiesta, nel 1603, dei due massari della cappella già esistente da molti decenni sul luogo delle apparizioni; cappella che già il primo vescovo della nuova diocesi di Fossano aveva visitato nel 1593.
Queste testimonianze vennero raccolte dal Vicario Generale Giovan Battista Botta il 25 febbraio 1604 e poi il 28 maggio 1609; queste vennero poi autenticate da mons. Tommaso Biolato, vescovo titolare di Pafo e coadiutore del vescovo fossanese Pietro Leone (titolare della cattedra ma che si trovava a Toledo) e poi suo successore come vescovo diocesano.
Sempre nel 1609 ma il 19 luglio vennero redatte delle “testimoniali” dello stato delle figure e delle scritte che esistevano nella cappella. Quella descrizione è tutto quanto ci resta della prima raffigurazione delle apparizioni della Madonna a Cussanio.
Forse proprio in quel periodo vennero anche realizzate due tele che adesso si conservano al museo diocesano e che prima erano nella chiesa confraternita del Gonfalone o “battuti bianchi”, come ho già detto in altra occasione.
Ma come celebrazione del primo centenario delle apparizioni possiamo considerate la chiamata del Padri Agostiniani della Congregazione di Genova. Questa avvenne nel 1617-18 ed i due padri che iniziarono la loro attività a Cussanio provenivano da Madonna dell’Olmo, (dove il convento era stato fondato nel 1595) ed erano padre Arcangelo Gallarati e fra Pietro Rebaudengo. Questi religiosi presero ufficialmente a celebrare le due apparizioni l’ 8 e l’11 maggio (anche se forse ciò avveniva già prima senza che ne abbiamo testimonianza).
Poco dopo, nel 1623, venne avviata la costruzione del convento su progetto di Giovenale Boetto.
Queste, credo, possiamo considerarle come “celebrazione” del primo centenario delle apparizioni.